Fra i riti della Settimana Santa la tradizione religiosa tramanda
per la giornata del giovedì il rito dell'adorazione del Santissimo con una
visita al sepolcro allestito, a Gallicchio, nella Chiesa di San
Giuseppe.
Fin delle prime
ore del mattino le donne e i bambini
portano davanti l'altare
della deposizione dell'ostia, luogo simbolico che rappresenta il
sepolcro di Gesù, l'unico ornamento consentito: i piatti
cerimoniali contenenti germogli di grano, lenticchie, ceci ed altri
legumi, ornati di carta dai vivaci colori, fiori, nastri ecc..
Già dal primo
venerdì di quaresima
il
grano e i legumi vengono
seminati in piatti fondi o in altri contenitori, riempiti
di terriccio o di stoppa, che vengono poi custuditi
in un luogo buio (per
simboleggiare la morte e poi la resurrezione).
Al riparo dalla luce, le piantine,
innaffiate ogni due giorni
fino alla sera del mercoledì santo, crescono di un colore giallo-paglierino.
La notte di Pasqua il grano
viene consacrato. Il mattino successivo, quando Gesù risorge e
lascia il suo sepolcro, i piatti, antica reminiscenza dei riti pagani di Adone, Dio della
vegetazione, vengono
portati nelle case o nei campi, per benedire e
auspicare ricchezza e prosperità a questi
luoghi.
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